Sempre più spesso sul web, e in particolar modo sui social network, si fa riferimento alla notizia dei 35euro dati ai migranti generando polemiche che non fanno altro che alimentare la disinformazione e sentimenti xenofobi tra i cittadini.
Facciamo un po’ di chiarezza.
In seguito all’ emergenza del 2011, in cui sono stati spesi più di un miliardo e 300mila euro come rimborso alle strutture che hanno ospitato i migranti, si è deciso di cambiare strategia. Si è stabilita una quota giornaliera di circa 35euro pro capite (la cifra può subire variazioni da regione a regione in base al costo della vita e l’ affitto delle strutture) da destinare alle cooperative di cui i comini si avvalgono per la gestione dell’ accoglienza. Gli enti locali che si rendono disponibili ad accogliere i migranti devono partecipare al bando Sprar (sistema di protezione e accoglienza per i rifugiati e i richiedenti asilo) e hanno l’ obbligo di presentare un piano finanziario che deve essere approvato da una commissione composta da: rappresentanti degli enti locali del ministero dell’ interno e dell’ UNHCR.
Queste risorse fanno parte del fondo ordinario che il ministero dell’ interno ha a disposizione per l’ accoglienza e l’asilo e fondi stanziati dall’ UE. La quota dei 35euro, quindi, serve a coprire le spese per il vitto e l’alloggio, la pulizia dei centri e la manutenzione, inoltre una quota copre anche i progetti di inserimento lavorativo.
Quanto va in realtà ai migranti? Della somma complessiva loro hanno a disposizione un “pocket money” di circa 2,5euro per le spese quotidiane.
Questa quota dei 35euro fa riferimento agli adulti, per i minori non accompagnati si fa riferimento ad una diversa normativa e la quota pro-capite varia a seconda delle rette delle singole strutture di accoglienza. Queste comunità devono assicurare anche un servizio sociale di tutela che aumenta la spesa. Le rette possono arrivare a superare i 140euro ma per i minori facente parte del piano Sprar vengono comunque erogati dallo Stato massimo 80euro.
Fonti e link utili: