“Invasione”, “emergenza”:  troppo spesso questi termini vengono utilizzati dai media e dagli utenti del web in riferimento all’immigrazione, ma quanto possono essere veritieri? Basta dare uno sguardo ai dati per rendersene conto.

Con la chiusura della rotta balcanica, a marzo 2016, gli arrivi in Grecia si sono pressoché arrestati e in Italia, nonostante i continui allarmismi, il flusso dei migranti in arrivo nel 2016 è in linea con i dati del 2015.

Nel 2015 circa un milione di persone ha attraversato il Mediterraneo (di cui 856mila sbarcate in Grecia e 153mila in Italia). Si tratta del dato più alto di sempre, erano 216mila nel 2014, 60mila nel 2013 e 22mila nel 2012.

Secondo i dati UNCHR,  tra il 1 gennaio e il 30 settembre 2016 sono sbarcate in Europa 300.927 persone, di cui 166.749 in Grecia e in 131.702 Italia. I dati del 2016 sono inferiori del 42% rispetto a quelli registrati  durante stesso periodo del 2015 quando erano 520.042 le persone arrivate.

I primi mesi del 2016 sono stati caratterizzati da arrivi imponenti; confrontando i numeri con quelli del 2015, però, si nota che non è possibile stabilire un trend di aumento.

Compariamo i dati (*) di alcuni mesi del 2015 e del 2016 (l’ UNCHR fornisce i dati settimanalmente):  A gennaio 2016 abbiamo 5.273 arrivi contro i 3.528 del 2015, mentre a febbraio sono 3.828 le persone sbarcate in Italia contro le 4.354 dell’ anno precedente. A marzo si è registrato un picco di arrivi: 9.676 arrivi contro i 2.283 dello stesso mese del 2015,  probabilmente collegato al caldo eccezionale che ha caratterizzato quel periodo; ma è più che compensato appena si guarda ai dati di aprile (16.063 nel 2015 contro i 9.149 migranti e rifugiati del 2016). Nel solo mese di luglio sono sbarcate in Italia 23.552 persone, contro le 23.186 sbarcate nel luglio 2015. A settembre invece sono arrivati 16.792 migranti rispetto ai 15.922 di Settembre 2015. Nella comparazione tra i due anni si vede che all’inizio del 2016 c’è stato un aumento, a cui ha corrisposto una diminuzione in primavera e nei mesi estivi. La chiusura della rotta balcanica, quindi, non ha prodotto, come molti temevano, un aumento dei flussi verso l’Italia.

dati del ministero dell’Interno confermano che l’Italia è per molti migranti un paese di transito. A maggio, l’ultimo mese per cui sono disponibili dei dati, 9.320 migranti hanno fatto richiesta di asilo, sui quasi 20 mila sbarcati nello stesso mese.

Rimane comunque una situazione molto critica ma, prima di gridare all’ invasione, bisognerebbe dare uno sguardo ai dati reali per evitare il diffondersi di false notizie.


*dati relativi agli arrivi via mare.

https://www.unhcr.it/risorse/carta-di-roma/fact-checking/gli-sbarchi-italia-nel-2016-dati-smentire-lallarmismo

http://www.ilpost.it/2016/07/26/cinque-punti-migranti/

http://data.unhcr.org/mediterranean/country.php?id=105

http://www.lenius.it/migranti-2016/