Trai i vari progetti promossi dallo Stato per favorire l’integrazione degli immigrati troviamo lo Sprar. Ma sappiamo in cosa consiste questo progetto?
Lo SPRAR è un sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati; è stato istituito ai sensi dell’art. 32 l. n. 189/2002, e in seguito a un protocollo d’intesa del 2001 stipulato dal Ministero dell’Interno, dall’ANCI e dall’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR), che hanno cercato di razionalizzare i programmi di accoglienza in precedenza gestiti a livello locale. L’intera rete è coordinata e monitorata da un Servizio Centrale, gestito dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), in seguito ad una convenzione stipulata con il Ministero dell’Interno.
Lo SPRAR è costituito dalla rete degli enti locali che accedono ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (FNPSA). A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. Il ministero dell’Interno, tramite il servizio centrale, infatti emana ogni tre anni un bando per l’assegnazione dei posti finanziati. I singoli enti locali interessati, congiuntamente ad organizzazioni del terzo settore presenti sul territorio, precedentemente selezionate a livello locale, partecipano a tale bando presentendo il proprio progetto. I progetti possono essere ritenuti “idonei” e finanziati o “non idonei”. In alcuni casi i progetti vengono ritenuti “idonei” ma per mancanza di fondi, non vengono attivati. I progetti ritenuti “idonei e non finanziati” possono però essere attivati in un secondo momento, qualora vengano rinvenuti nuovi fondi.
I progetti prevedono l’accoglienza di singoli e/o famiglie in appartamenti o in centri collettivi, e lo svolgimento di una serie di attività per favorire la loro integrazione sul territorio. I servizi offerti dai singoli progetti territoriali dello SPRAR sono: assistenza sanitaria; assistenza sociale; attività multiculturali; inserimento scolastico dei minori; mediazione linguistica e interculturale; orientamento e informazione legale; servizi per l’alloggio; servizi per l’inserimento lavorativo; servizi per la formazione.
I singoli progetti possono essere rivolti ai c.d. beneficiari ordinari, oppure ai c.d. vulnerabili (minori non accompagnati, nuclei monoparentali, vittime di tortura, beneficiari con disagio psichico), in presenza di condizioni fisiche o psicologiche che rendono particolarmente delicata l’attività di accoglienza e che richiedono interventi specifici.
http://www.interno.gov.it/it/notizie/pubblicato-decreto-riforma-dellaccesso-allo-sprar
http://www.interno.gov.it/it/temi/immigrazione-e-asilo/sistema-accoglienza-sul-territorio