«La religione è parte dell’identità personale per cui l’esercizio della libertà religiosa è un diritto umano di cui l’uomo è titolare per natura», sancito dall’articolo 18 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e del cittadino.
In Italia, la Costituzione garantisce la libertà di religione, ma negli ultimi anni è aumentato il sentimento di intolleranza, che spesso sfocia nella discriminazione, associata soprattutto al terrorismo islamico internazionale.
Il rapporto tra il concetto di integrazione e identità religiosa è sempre più critico in relazione agli ingenti flussi migratori che comportano l’incontro tra culture diverse. La libertà religiosa in Europa Occidentale è diventata un argomento di cruciale importanza all’interno del processo di integrazione degli immigrati. I legislatori di ciascuno Stato sono, infatti, intervenuti su diverse problematiche che possono apparire tanto futili, come l’indossare il velo o altri indumenti religiosi, quanto importanti, come questioni di illegalità, crimini, ricorso a pratiche mediche, diritto di famiglia, matrimonio, e così via. Lo stesso diritto di avere un edificio di culto dove i fedeli di una determinata religione possano incontrarsi per praticare i loro più sentiti culti e tenere riunioni fa parte del più ampio diritto di libertà religiosa, garantito sia da norme contenute in trattati internazionali sia da disposizioni presenti in tutte le Costituzioni dei diversi Paesi europei.
Ci si confronta, dunque, con una nuova realtà caratterizzata dalle diverse fedi dei migranti e dalle religioni maggiormente praticate e diffuse in ciascuno Stato: gli interventi legislativi si sono prevalentemente orientati sulla possibile separazione tra la sfera religiosa e quella laica, senza considerare che spesso in molte religioni tale scissione non è auspicabile in quanto non tutte le pratiche religiose possono essere relegate alla sola sfera privata o all’interno di chiese, moschee, sinagoghe. Molti aspetti della vita quotidiana, dell’economia, dell’istruzione sono strettamente collegati alla religione.
Tutte le religioni portano di per sé messaggi di pace e fratellanza, sono le manipolazioni interpretative e i fondamentalismi la causa delle principali preoccupazioni dei cittadini e delle stesse istituzioni. Lo strumento principale per favorire l’integrazione rimane il dialogo tra le religioni che può consentire una mediazione tra gli immigrati e la comunità con cui entrano in contatto.
Fonti:
http://www.repubblica.it/solidarieta/volontariato/2015/02/22/news/intervista-107910817/
http://www.islamitalia.it/religione/reciprocita.html
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